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10 aneddoti sul karaoke che potresti aver perso

Dagli anni '70, il karaoke ha continuato a diffondersi e a spopolare, spingendosi ben oltre il territorio giapponese in cui è nato, per diventare un vero fenomeno sociale e rivendicare il titolo di pratica culturale "più popolare al mondo". Noi in qualità di karaoke-dipendenti quali siamo, pensiamo di sapere tutto sulla nostra attività preferita, eppure ... Ecco alcuni aneddoti sul karaoke che potresti aver perso.

  1. Molti uomini d'affari giapponesi si servono di voice coach specializzati nel karaoke per migliorare le loro prestazioni e impressionare i loro clienti.
  2. Il brano più richiesto nei bar karaoke è « Billie Jean » di Michael Jackson.
  3. La quarta settimana di aprile è ufficialmente la National Karaoke Week negli Stati Uniti.
  4. In Giappone esistono delle macchine da Karaoke che misurano, non solo le prestazioni del cantante, ma anche il numero di calorie bruciate durante la canzone.
  5. La karaoke box è stata inventata a causa di molte lamentele riguardo all'inquinamento acustico prodotto durante il karaoke, dato che l'isolamento degli edifici in Giappone non è sempre ottimale. Le karaoke boxes erano in effetti dei vagoni di treni accuratamente modificati.
  6. Il mercato mondiale del karaoke si aggira intorno ai 10 miliardi di dollari ! Le vendite di sistemi musicali che funzionano su CD e DVD rappresentano una grande parte di questo totale.
  7. La sessione di karaoke che ha visto più partecipanti nella storia si è tenuta il 22 agosto 2009 al Motor Speedway di Bristol, nel Tennessee. In questa occasione erano presenti quasi 160.000 persone che hanno cantato in coro « Friends in Low Places » dell’artista country Garth Brooks.
  8. L’invenzione del karaoke di Daisuke Inoue non lo ha mai reso ricco dal momento che non ne ha mai depositato il brevetto. Ma è stato onorato con un « premio Nobel per la pace » per aver contribuito a promuovere la tolleranza tra le persone. Con la sfumatura che si trattava di Ig-Nobel, un premio parodico che premiava una ricerca scientifica insolita ma utile. Nondimento, il signor Inoue, designato come uno degli uomini asiatici più influenti del secolo dal Time Magazine, si è presento alla cerimonia interpretando la canzone « I’d Like to Teach the World to Sing » e ricevendo la più lunga standing ovation di questa cerimonia.
  9. Daisuke Inoue comunque, non è l'inventore del nome « karaoke », che significa "orchestra vuota". Il termine è nato a seguito di un evento che si è verificato a Kobe: un gruppo di musicisti che avrebbe dovuto esibirsi fece sciopero, e fu sostituito da una band che invece faceva accompagnamento orchestrale. L'espressione emerse dal pubblico e si è poi diffusa a macchia d'olio.
  10. Il karaoke è estremamente popolare ma ha anche i suoi detrattori. Un sondaggio voluto dal governo britannico nel 2009 che ha coinvolto circa 2500 adulti ha messo i dispositivi karaoke al vertice dei gadget più detestati.

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